Bianca Ceva
Bianca Ceva (Pavia 1897-Milano 1982), sorella di Umberto Ceva, è sepolta a Bobbio. Insegnante al liceo Manzoni di Milano, nel 1931 fu allontanata dalla scuola per il suo antifascismo. Militante del Partito d’Azione e poi partigiana combattente, era stata arrestata nel dicembre 1943. Evasa nell’ottobre 1944 aveva raggiunto la zona partigiana dell’Oltrepò e del Piacentino vivendo, insieme con le formazioni garibaldine, il rastrellamento invernale (novembre1944-gennaio 1945). Nella primavera 1945 divenne animatrice de”Il grido del Popolo” foglio della GL piacentina. Lavorò fino al 1971 a fianco di Ferruccio Parri quale Segretaria dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia a Milano. Lascia numerosi scritti, studi e traduzioni (Tacito e Livio). Fra i suoi libri: Storia di una passione 1919-1943, Milano, Garzanti, 1948; Tempo dei Vivi, Milano, Ceschina, 1954; 1930 Retroscena di un dramma, Milano, Ceschina, 1955; Cinque anni di storia italiana 1940-1945 da lettere e diari di caduti, Edizioni di Comunità, Milano, 1964; Brunetto Latini. L’uomo e l’opera, Milano-Napoli, Ricciardi 1965; La Storia che ritorna. La terza deca di Tito Livio e l’ultimo conflitto mondiale, Milano, Unione Nazionale Femminile 1980.
  • 1930 Retroscena di un dramma
    L’opera di Bianca Ceva rende testimonianza di verità sulla vicenda terribile del suicidio del fratello Umberto che ha utilizzato la...
    10.00